Messina 11/02/2017
Letterio Cannao
Il degrado di un manufatto è la conseguenza dello squilibrio, o meglio dell’equilibrio che il manufatto stabilisce con l’ambiente aggressivo, la conoscenza del materiale, della sua origine e delle sue caratteristiche intrinseche diventa essenziale per il successivo studio volto al recupero del bene.
Inizio col dirvi, che la mia formazione personale della conoscenza dei materiali lapidei, è frutto di ore di studio, lettura di testi specifici, compartecipazione a corsi e master inerenti la materia e soprattutto amore per il lavoro che svolgo. In definitiva penso che gli appunti o articoli da me descritti, possano da un lato considerarsi un inizio per favorire approfondimenti, dall’altro un mezzo per acquisire assieme alla necessaria esperienza, la cognizione sulle tematiche esistenti quando si affronta un restauro lapideo ed altro.
Le fenomenologie di degrado producono sulla materia storica tre sostanziali effetti:
Perdita o minorazione dell’ immagine per sottrazione di materia
(erosione, esfoliazione, scagliatura, mancanza, lacuna, etc.)
•Occlusione visiva dell’immagine per sovrapposizione di materia
(patina biologica, deposito superficiale, etc..)
•Alterazione della forma
(deformazione e rigonfiamento)
Processi di degrado.
Dal punto di vista dei processi, i meccanismi di deterioramento possono dividersi
in quelli di :
•Degrado chimico Prodottosi per fenomeni di reazione chimica fra il materiale in opera e composti reattivi originati dall’atmosfera naturale od inquinata, che determinano la produzione di composti di reazione (cambiamento della composizione chimica del materiale, conducente a perdite o alterazioni di materia)
•Degrado fisico Prodottosi per fenomeni di tipo fisico, ossia tensionamenti sulla superficie originati da aumenti di volume di comosti contenuti o a contatto con il materiale, o a tensionamenti di tipo termico.
•Degrado Biologico Prodottosi per azione di specie biologiche a contatto con il supporto, e conducente ad alterazioni di tipo chimico o meccanico. A queste cause dovute all’interazione ambiente-materiale di tipo ‘naturale’, si aggiungono cause di tipo antropico, conseguenti all’azione dell’uomo.
Alla prossima, con l’alterazione di un materiale soggetto a degrado di tipo chimico.
Bibliografia:
G. Spadola – il restauro con prodotti chimici EPC libri 2005
Appunti Personali di Letterio Cannao
N.B: Le presenti note sono tratte dalla mia personale esperienza trentennale nell’ambito del recupero dei materiali lapidei.